La capanna misteriosa

C’era una volta un bambino, che giocando in un cortile poi vede all’improvviso delle ombre che si aggiravano intorno a lui. Lui entrò  scappando in casa e durante la corsa  ogni tanto li  saliva un brivido intenso entrato in casa li venne li venne il fiatone, la mandre spiando chiese:”che cosa è  successo che sei così spaventato?”. Il bambino  non rispose salì  in camera sua dopo tanto tempo di rimurginazione pensò:”e  se sono fantasmi?!” un altro brivido gli sale. La mamma grido per farsi sentire:”è pronto da mangiare!”. Il bambino scese mugugnando  perché non voleva, mangiando pensava sempre a  quel  fatto così al calar della sera il bambino si rassegnò pensando che era solo la sua immaginazione oppure degli uccelli che volavano da sopra  facevano ombra. 2:50 del mattino il bambino  si sveglia di sopraffatto perché un rumore lo aveva svegliato erano rumori di utensili come martello poi si sentì un rumore di paglia, il bambino si afrettò a  vedere fuori, ma appena scorge la testa i rumori cessarono e il bambino guardò di nuovo le ombre e le esamino con occhio  argo  ma dopo 10 secondi anche le ombre sparirono. Il bambino  resto là per un po’ stando in sovrappensiero e pensando che cosa potessero essere quelle ombre. Il bambino non penso più all’ipotesi che era la sua immaginazione perché ora l’aveva vista con i suoi occhi. Poi torno a dormire. 3:50 il bambino si sveglio di nuovo per i  rumori così riguardando dalla finestra si vedeva chiaramente,  non più lontano di 20 piedi, c’ era una capanna  lui si chiese:”le ombre sono state a costruire questa  capanna nel nostro cortile?”. Poi guardando attentamente  dalla porta della capanna provenivano delle luce poi in seguito delle parole indecifrabili quindi  lui notando che quelle parole non le riusciva a  capire penso per un attimo:” e se sono alieni?” allora un altro  brivido gli sale poi penso una cosa che tutti direbbero se gli succedesse una  cosa del genere:”proprio nel mio giardino dovevano stare!!”. Il bambino si mise il giubbotto  e uscì si avvicino alla capanna e le parole che venivano erano:”ftrhryfhdndd”poi un’altra voce:”ftrgfyrvgfhdhcdbf” poi un’altra ancora”kuwfhnnnnnuyqnkfmduihqweui ixfhzqlieufhqwcqfukw qeudhxehuizdhquiexnkhzeuifhq wefuqwehfxquie qlweuifxh weufheluixeluiwehq fwe!!” da come si capiva era un grido di intolleranza a una cosa che avevano detto che a lui era contrario poi lui entro di nascosto e  spiò la capanna. La capanna era più profonda che mai era quasi infinito lui restò un po’ colpito poi vide le ombre poi le ombre si  rivolsero contro il bambino e urlarono:”errrhrhrhehrhrhhhrhehhrhe” come un grido di stupore e  di scoperta poi il bambino provo a parlare e le ombre si avvicinarono cautamente poi il bambino disse:”voi sapete  parlare la mia lingua” le ombre,si capiva che avevano utilizzato un aggeggio per essere trasparenti quindi si vedevano solo le ombre, poi una delle ombre disse rivolgendosi a l’altra ombra”aredbfhdnhfjhdnsdhdjhhf?” l’ altro annui e l’ombra verso il bambino disse”Si io so parlare la tua lingua” il bambino restò scioccato  poi  chiese “mi fate vedere chi siete veramente?” poi uno delle ombre disse a l’altro “wshdcjhwgdhjwwhe dhw weh w ehcd wedhweudhwuedhequdfhweui fewludf hweudhqleuidhqe ufwedsluidhwuied yuegkuykudhxweud  ” l’altra ombra annui di nuovo  e dall’ombra apparve un alieno l’alieno era viscido e scivoloso col corpo viola con macchioline piccole blu e verde con la bocca che sembrava un piumino e la testa pelata viscida pure quella in poche parole tutta la sua pelle era ricoperta da un lippo viscido e se accarezzavi la pelle in un modo (da su a giù) ma se fai dall’altra parte (da giù a su) si aprivano come delle squame e ti impedisce di continuare. Il  bambino urlò di terrore che durò un attimo così anche gli alieni si misero ad urlare e a scappare per un momento poi tutti si  calmarono. Uno degli alieni chiese :”ti posso fare una domanda?” il bambino disse di sì l’alieno disse lo fai spesso quel grido?” il bambino rispose:”noi uomini lo facciamo solo quando abbiamo paura gli alieni si misero a parlare col bambino che ormai rispondeva tranquillamente e le ore passavano. 9:15 il bambino sentì la madre gridare “dove sei!” il bambino borbottò gli alieni tremarono e dissero “ma ogni giorno succede questo a te?” “no” rispose il bambino “mia madre ha fatto così solo perché è spaventata perché non  mi ha visto nel letto. Quindi ora devo entrare a casa, una domanda voi quando ve ne andrete da questo giardino?” glia alieni dissero con aria triste “perché mi stai cacciando dal tuo giardino?!” il bambino disse “no!” “io voglio sapere solo quando ve ne andrete!” gli alieni dissero “ verso i 10 giorni” il bambino con faccia un po’ stupita “attenzione a non fatevi scoprire da mia madre” “va bene” rispose l’alieno. Il bambino si recò a casa la madre gridò “dove ti eri cacciato!” “ero uscito a prendere una boccata d’aria” rispose il bambino, la madre li impose di mangiare così era preparato per la scuola. Il bambino si affretto  ad andare a scuola poi alla fine tornando da scuola il bambino non vide la capanna e si spavento poi lui sentì sotto voce “vieni sono qui” e a quel punto nell’aria si apri una fenditura con una mano viscida che usciva allora il bambino capì che gli alieni stavano trasparenti lì allora la madre spiando dalla finestra vide quella mano che usciva dal nulla e si spavento. Per un momento si trascinò pallida alla porta poi scappo e come pensava le “lo mise in salvo”. Lo prese lo portò dentro casa e lo fece sedere allora la madre fece una profusione di domande al bambino, una delle quali era “tu conosci il luogo di provenienza di quella cosa che è sbucata dal nulla?” in quel momento al bambino arrivò all’orecchio un bisbiglio che diceva “non lo dire! non lo dire!” cosa che solo il bambino  era riuscito a sentirlo. La mamma non lo senti ma vide il figlio con l’orecchio vicino all’aria capì che sotto c’era qualcosa di molto strano. Alla madre venne di chiedergli “spiegami tutto ora!!” allora il bambino con faccia contraria e borbottando disse il fatto alla madre. La madre restò  scioccata per un momento poi disse con voce ingenua “almeno  sono alieni  buoni o vengono qui per distruggere il pianeta?”  il bambino disse “no, sono alieni buoni non preoccuparti” “ok” disse la madre “ma non voglio  più  vederti stare vicino a quelli alieni prima della loro partenza. A proposito quando se ne andranno?” il bambino rispose “tr-tra  10 giorni” la madre restò a bocca aperta così dopo un po’ il bambino  fece conoscere la madre agli  alieni ma appena glia alieni videro la madre  tutti gridarono e scapparono e anche la madre si mise ad urlare e uno degli alieni disse dopo essersi calmati disse  “ora mi ricordo quel’ urlo significa paura per voi.” Comunque la madre all’ultimo giorno non voleva che gli alieni se ne andassero perche si era affezionata. Il bambino con la madre piansero  quando videro l’ombra della navicella poi gli alieni sgombrarono tutto e salirono salutando a tutti poi volando la madre e il figlio entrando si trovarono una lettera d’avanti che diceva “ tu sei stato generoso con me perché mi hai ospitato  nel tuo giardino e l’esperienza vissuta con te in quei10 giorni è stata fantastica dall’alieno hdnweyfhxgn”   i due si emozionarono e quei  10 giorni non se li dimenticarono mai.  Dopo un anno scienziati,  fisici e astronomi sapevano questo fatto e lì quella notizia si sparse da generazioni a generazioni.

 

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